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giovedì 25 aprile 2013

Viva il 25 Aprile, Viva l'Italia!




Viva l'Italia
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
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by Francesco De Gregori

lunedì 22 aprile 2013

Giornata mondiale della terra


La Giornata mondiale della Terra fu istituita il 22 aprile 1970, cioè 43 anni fa, ed aveva come punto focale l'inquinamento. Ora il pericolo appare molto più evidente a tutti anche se la politica non vuole rispondere con fatti effettivi a questa problematica. Alcune cose in questi decenni sono cambiate e sono state vinte alcune battaglie a favore del rispetto dell'ambiente (es. togliere il piombo dalla benzina)  ma c'è ancora molto da fare per allontanare il rischio di un estensione dei deserti e una diminuzione delle zone coltivabili oltre che un sempre maggiore inquinamento degli oceani e dei fiumi. Nonostante gli appelli e tutte le nuove leggi l'emissione dei gas serra non sono diminuite ma bensì aumentate.

A quanto sembra secondo la comunità scentifica per cambiare questo stato di cose bisogna tagliare significativamente le emissioni di gas serra prodotte da combustibili fossili (quali per es. il petrolio) e limitare il più possibile la deforestazione. Quindi l'unico scenario immaginabile è quello di puntare sulle fonti d'energia rinnovabili. Altro aspetto molto importante è combattere lo spreco.

Ora Greenpeace rilancia l'allarme sull'Artico ricordando che la zona artica si è ritirata di circa 12% a decennio con un accellerzione negli ultimi anni. La superficie coperta da ghiacci spessi è oggi del 60% inferiore al quella di 30 anni fa.

Lo scorso novembre la Banca Mondiale ha detto che se continuiamo in questo modo potremmo arrivare ad avere un aumento della temperatura globale di circa 4C° a fine secolo. 
Oltre agli appelli degli ambientalisti si sono aggiunti quelli della Banca Mondiale e di altre istituzioni. Il pentagono 10 anni fa preparò un rapporto sul rischio di nuove guerre causate dalla migrazioni di popolazioni causate dal cambiamento climatico in corso.



mercoledì 17 aprile 2013

Anche ai bebè piacciono i libri


Anche se i bebè non sanno leggere amano comunque i libri. Ci sono tantissimi libri per bambini ed alle volte è davvero difficile scegliere. Ai bebè piacciono i libri con figure grandi e colorate. Ai bebè piace sentire la voce dei genitori quando leggono i libri o quando descrivono le immagini che ci sono sulle riviste.
Spesso i benitori sono molto occupati e non riescono a trovare molto tempo da dedicare ai propri figli. Bisognerebbe ricordare che non c'è nulla di più importante da fare a casa del tempo che trascorriamo con i nostri figli. I libri servono per STARE ASSIEME ed IMPARARE cose nuove. Ai bambini non importa se i genitori sono bravi a leggere oppure no. Per un bambino è importante i fare qualcosa con i propri genitori. Un libro si può anche solo raccontare utilizzando le immagini. Si possono usare le immagini che ci sono nel libro per inventare altre storie. I libri possono essere usati per spiegare sentimenti, per es. la gelosia per la nascita di un fratellino, o per spiegare fatti molto complicati quali  per es. la separazione dei genitori.
I libri possono essere un buon passatempo tra fratelli dove il più grande legge al più piccolo. Anche i nonni possono leggere ai nipoti e possono essere un veicolo per raccontare la storia della loro vita.
Possiamo dire che i libri sono un veicolo per la trasmissione della conoscenza intergenerazionale e trasgenerazionale.
Buona lettura a tutti!