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mercoledì 7 settembre 2011

Bambini precoci o ad Alto Potenziale Intellettivo

Quando si pensa al disagio dei bambini generalmente non si pensa ai bambini precoci o ad alto potenziale intellettivo. Ma in realtà esistono nel mondo tanti bambini "super dotati" che vivono un vero e proprio disagio sociale e che li porta a vivere gli anni della scuola con difficoltà e malessere. Quello che dovrebbe essere un vantaggio (una cosa positiva) si trasforma alle volte in qualcosa di negativo, quasi un handicap. Purtoppo i bambini ad alto potenziale intellettivo sono spesso trascurati sia dalla scuola che dalla società. L'incidenza sulla popolazione scolastica è di circa 3-5% degli alunni.


Spesso né la scuola né gli insegnanti sono in grado d'interagire con questi bambini perché non vi è un'adeguata formazione del corpo docente utile sia per individuare questi bambini sia per approntare una didattica adeguata a loro. In molti casi anche gli stessi genitori non sono in grado d'accogliere e valorizzare il dono di cui sono portatori i loro figli.
Spesso, questi bambini vivono il tempo della scuola con disagio, perché sperimentano un'emarginazione ed una noia nell'apprendimento.




Questi bambini, alle volte, vengono etichettati dagli insegnanti come iperattivi, perché reagiscono alla noia ed all'incomprensione o diventando indisciplinati, o stando in classe pensando ad altro o ripiegandosi su loro stessi. Diversamente da quello che si può credere, spesso, non "vanno bene a scuola" e vengono emarginati dai compagni di classe. Per molti di questi bambini può diventare quasi "vitale", per uscire dall'isolamento, rinunciare al pieno utilizzo della proprie capacità intellettuali.


Un campanello d'allarme potrebbe essere quello di un bambino che non vuole più andare a scuola (quando vi è sempre andato volentieri). Oppure potrebbe essere quello di un bambino che quando è in classe si distrae o distruba facendo continue domande. I bambini ad alto potenziale intellettivo s'annoiano alle ripetizioni di ciò che già sanno o hanno compreso, vorrebbero andare oltre. Alle volte gli insegnanti non lo capiscono ed i bambini reagiscono distraendosi, disturbando, rifiutandosi di andare a scuola.


Nel 1984 nasce la Emilio Tabucchi di Milano, la prima scuola italiana dedicata alla valorizzazione del talento dei bambini. Negli anni novanta nasce la sezione italiana dell'Eurotalent International, un'organizzazione internazionale non governativa che si occupa di approfondire, divulgare, attuare e far attuare il riconoscimento dei bambini iperdotati e la didattica a loro adatta. Nel 2007 l'Università di Bergamo è stata la prima ad attivare iniziative per la formazione degli insegnanti al riconoscimento e alla didattica per i bambini ad alto potenziale intellettivo.


Non è semplice accorgersi dell'alto potenziale di un bambino. Per riuscirci bisogna prendere in considerazione vari elementi. Generalmente questi bambini hanno una grande capacità di concentrarsi e si trovano a loro agio con bambini più grandi. Si tratta spesso di bambini molto sensibili, capaci di cogliere le sfumature ma anche molto vulnerabili.
Per esempio, secondo gli studi fatti, un comportamento che potrebbe fare pensare di trovarsi davanti ad un bambino ad alto potenziale è quello di vedere che il bambino esegue operazioni matematiche anche se non richieste (per esempio quello di contare gli oggetti o le persone che lo circondano), oppure un bambino che mostra molto interesse per la lettura ed impara a leggere anche prima di andare a scuola.


Possono essere molto utili per fare uscire questi bambini dall'isolamento i programmi extrascolastici di alta qualità quali per esempio lezioni di musica, pittura, momenti di conoscenza scientifica o esercizi di fantasia, ben progettati e che permettono al bambino di eleborarli anche da solo.
Come dicono gli specialisti: "Bisogna sempre tenere presente che il genio e l' altissimo potenziale non sono la stessa cosa".

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