Un decreto legge del gennaio 2007 tratta il problema dello smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche(RAEE). In inglese: Waste of electric and electronic equipment (WEEE) o e-waste, sono rifiuti di tipo particolare.
Questi rifiuti consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica guasta, inutilizzata, o obsoleta e dunque destinata ad essere buttata nell'immondizia.
I materiali di cui sono composte queste macchine non sono biodegradabili e molti degli elementi che le compongono sono costituite da materiali tossici.
Questi materiali quando vengono abbandonati nell'ambiente, in discariche o termovalorizzatori (inceneritori) liberano sostanze tossiche che inquinano il terreno, l'aria, l'acqua con ripercuissioni anche gravi sulla salute delle persone che abitano nelle zone circostanti.
I materiali che compongono questi prodotti devono essere recuperati e divisi nei diversi composti che li compongono tramite la raccolta differenziata. Questi prodotti sono composti da ferro, rame, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio ecc.
Questi materiali debitamente trattati possono essere riutilizzati per costruire nuove apparecchiature.
Questo tipo di rifiuti sono comunemente definiti RAEE e sono regolamentati in Italia dal Decreto RAEE ed in Europa dalla Direttiva WEEE che è legata con la Normativa comunitaria RoHS 2002/95/CE.
Secondo un decreto legge del 1° gennaio 2007 i negozianti che vendono apparecchiature elettriche o elettroniche, a fronte dell'acquisto di un nuovo apparecchio dello stesso tipo, dovrebbero ritirare GRATUITAMENTE l'elettrodomestico da eliminare.
Con l'entrata in vigore nel 2008 del decreto legge 151, la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici non sarà più competenza esclusiva dei Comuni. I negozianti devono ritirare i vecchi apparecchi ma possono chiedere ai clienti di partecipare alla costo dello smaltimento. Per i consumatori ci potrebbe essere un nuovo costo, che i produttori sceglieranno se inglobare nel prezzo finale o indicarlo separato applicando la cosiddetta "visible fee".
La legge approvata dalla Camera il 22 gennaio 2013 conferma la facoltà dei produttori di comunicare esplicitamente agli acquirenti i costi sostenuti per la gestione dei "RAEE".
Per apprfondimenti consultare:
http://www.pubblicaamministrazione.net/leggi-e-norme/articoli/272/p2/raee-come-smaltire-rifiuti-elettronici.html
http://www.reteambiente.it/news/17862/informazioni/copyright/
Nessun commento:
Posta un commento