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giovedì 24 marzo 2011

Dacia Maraini

Dacia Maraini dice che: «Contro l’omologazione l’altrove va cercato in profondità. L’intimità di un paese è nei suoi romanzi, non nelle guide turistiche».
E continua dicendo: «Si studia molto l’italiano (all'estero), e spesso i corsi sono l’unico sostentamento dei nostri Istituti di Cultura all’estero, che vengono chiusi, come quello di San Francisco perché ce n’è uno a Los Angeles e sono “vicini”. Monaco riceve 10mila euro all’anno, ma grazie ai corsi organizza incontri, proiezioni e mostre. È amata la cultura, l’arte italiana, e noi tagliamo fondi e Pompei crolla! In Vietnam, in Università, una ragazza mi ha detto: voi siete la più grande potenza culturale del mondo».
Cosa significa essere italiani per Dacia Maraini? «Parlare una lingua, prima di tutto. Che è una struttura mentale. La ricerca dell’unità linguistica ha preceduto quella politica e geografica, e la tradizione letteraria la esprime».


E sul fondamentalismo islamico dice: 

« Non credo ai conflitti di civiltà, credo alle malattie. Il fondamentalismo è una grave malattia dell'Islam come lo è stata la Santa Inquisizione per il Cristianesimo. »

giovedì 17 marzo 2011

La Bandiera Italiana

Nome: Tricolore
Professione: bandiera nazionale italiana
Data di nascita: 14 novembre 1794
Luogo di nascita: Bologna. Il Senato di Bologna (18 ottobre 1796) delibera: "Bandiera coi colori Nazionali - Richiesto quali siano i colori Nazionali per formarne una bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso."
Esperienze: il 07 gennaio 1797 al Congresso di Reggio Emilia, Giuseppe Compagnoni (impiegato presso il Parlamento della Repubblica Cispadana) propose che si rendesse«universale lo Stendardo o bandiera Cispadana di tre colori: Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella coccarda cispadana e che questa debba portarsi da tutti» Giuseppe Compagnoni è perciò considerato il padre del tricolore.
1797-1814: adottato dal Regno Italico.
1831: emblema della Giovine Italia di Giuseppe Mazzini.
1834: adottato dalle truppe che tentarono di invadere la Savoia.
18-22 marzo 1848: durante le Cinque Giornate di Milano, il re di Sardegna Carlo Alberto, assicura al Governo provvisorio lombardo che le sue truppe, pronte a venire in aiuto per la prima guerra d'indipendenza, avrebbero marciato sotto le insegne del Tricolore.
1848: adottato dalle milizie borboniche e papali inviate in soccorso dei Lombardi, da Venezia e dal Governo insurrezionale della Sicilia.
12 febbraio 1849: adottato dalla Repubblica Romana.
14 marzo 1861: proclamato il Regno d'Italia. La bandiera continua ad essere il Tricolore.
24 settembre 1923: il Regio Decreto n. 2072, lo adotta come bandiera nazionale.
2 giugno 1946: nasce la Repubblica Italiana.
1947: il Tricolore è introdotto nella Costituzione Repubblicana